L’UNIONE NAZIONALE CAMERE MINORILI SULLA RIFORMA ORDINAMENTALE
L’UNIONE NAZIONALE CAMERE MINORILI
Apprende con favore l’intenzione manifestata dal Ministro Orlando di proseguire sulla strada della riforma ordinamentale relativa alla definizione di un’Autorità Unica che valga ad accorpare le funzioni e competenze ad oggi frammentate tra diversi Uffici giudiziari (Tribunale Ordinario, Tribunale per i Minorenni e Giudice Tutelare), in considerazione del fatto che, come sottolineato dallo stesso Ministero, “tale frammentazione è nella verifica quotidiana foriera di incertezza e contrasti interpretativi se possibile ancor più gravi in considerazione della delicatezza degli interessi giuridici coinvolti”
RILEVA
l’urgenza di tale definizione, resa ancor più necessaria in seguito alla riforma della filiazione di cui alla Legge n. 219/2012 che, nel procedere all’unificazione dello status di figlio, ha purtroppo mantenuto lacune processuali che stanno determinando nei diversi uffici incertezze e contrasti interpretativi in ordine, tra gli altri profili, alla diversità del rito nei procedimenti separativi dei genitori (matrimoniali e non) e al riparto di competenza di cui al novellato art. 38 disp. att. c.c. e ciò proprio in materie che richiedono maggiore attenzione e conseguente specializzazione (artt. 330-333 c.c.) per l’effettiva tutela dei diritti coinvolti
SOLLECITA
la prosecuzione del percorso legislativo volto all’istituzione di un Tribunale della persona e delle relazioni, richiamando i principi fondanti la tutela giurisdizionale dei diritti delle persone, anche e soprattutto minori, e delle relazioni familiari:
- specializzazione e multidisciplinarietà della composizione dell’Ufficio;
- conservazione della giurisdizione penale minorile che rappresenta, anche nello scenario europeo, uno dei più elevati esempi di cultura del diritto e di tutela (anche educativa e sociale) delle persone minori;
- giurisdizione di prossimità che tenga conto dei valori demografici espressi dai singoli territori;
- regolamentazione dei poteri e delle funzioni della componente multidisciplinare;
- formazione continua della componente togata e di quella multidisciplinare della magistratura addetta all’Ufficio;
- unificazione del rito per tutti i procedimenti di affidamento dei figli a seguito dello scioglimento dell’unione familiare;
- applicazione dei principi di contraddittorio e regolamentazione dei diritti di difesa delle parti nel processo in tutti i procedimenti;
- regolamentazione delle modalità di nomina dell’avvocato del minore, al fine di creare prassi uniformi.
AUSPICA
che si possa giungere, anche sulla base dei sopra indicati principi, alla definizione di un’Autorità unica effettivamente innovativa che possa integrare le migliori risorse e culture della giurisdizione ordinaria e di quella specializzata.